Piccole e grandi soddisfazioni

IO, ovvero Una Trentina in Eppan, sono "famosa".
Mia figlia un pò si è vergognata, ma io invece no.
Sono orgogliosa di quello che faccio, oggi mi va di dirlo! Lo sento, lo penso, lo faccio.
Sono me stessa, come in poche altre occasioni, e sopratutto sto bene in questo stato.
Scrivo perchè mi piace. Scrivo quello che mi passa per la testa. Scrivo quello che vivo.
Spesso sono disavventure. Spesso sono piccoli drammi quotidiani. In alcune occasioni tocco il melodramma. In altre la satira e la comicità. Spesso chiedo aiuto, urlo il mio dolore, la mia paura. Altrettanto spesso condivido momenti di gioia e soddisfazione. In ogni caso qui sono IO sul serio.
Riordino pensieri, parole, lettere. Si susseguono verbi, sostantivi, aggettivi, sinonimi e contrari. Cerco di esprimere un concetto, un'azione, un fatto, un'emozione, una sensazione, uno stato d'animo. Descrivo quello che i miei occhi vedono, quello che le mie orecchie sentono, quello che la mia bocca vorrei che dicesse, quello che il mio cuore sente.
Mi piace scrivere, senza nessuna velleità di essere considerata una vera scrittrice, ma con un pò di vanità nel sapere di essere letta. Di far immaginare chi sono, chi c'è dietro la descrizione “NELL'ACROBAZIA QUOTIDIANA DI FAR QUADRARE TUTTO, ECCO UN ANGOLO MIO, MA CHE POI NON VUOLE RESTARE SOLO MIO, MA APRIRSI AL MONDO VICINO E LONTANO e... tutto ciò che deve avvenire, avverrà
Mi prendo il momento per scrivere, per mettere in ordine le parole che mi girano in testa, per ritrovare il respiro lento che accompagna la pace interiore.
E sapere che questo atto, che per altri è la corsa nei boschi oppure la lettura di un bel libro, per altri ancora è cucinare, o pulire casa, o dipingere, o ricamare, o altro ancora, mi porta benessere, anche solo per qualche momento, è quel "volersi bene" che tanti troppo spesso vogliono insegnare al prossimo.
Scrivo, sì. Scrivo per me. Atto di egoismo. Ma anche atto di condivisione.
A volte leggo e rileggo i miei post, e in quasi tutti i casi mi ricordo esattamente le emozioni che provavo nell'attimo della scrittura. In qualche caso, specialmente in quei post dove ero particolarmente arrabbiata per qualche motivo, rileggo e non ricordo affatto il perchè ( spesso evito di specificare il "motivo" o la persona a cui mi riferisco, per evitare problemi). In questi casi mi scopro a divertirmi alle mie spalle, trovarmi ridicola e umanamente instabile e sciocca. Rido, mi nascondo un pò, penso a quello che i lettori possono aver pensato della "squilibrata" che c'è in me, che se la prende per "così poco" , che non è capace di "lasciare che sia". Intanto io ho tirato fuori il mio stato d'animo, l'ho consegnato a "chi di dovere", lasciando posto alla musica, la "mia musica", che deve riappropriarsi del suo spazio, per far si che io torni a respirare con calma, a sentire il mio cuore battere lento, a guardare il mondo che mi circonda con gli occhi trasparenti, senza velature grigie.
Sì, oggi sono così, sto bene. Sto per fare le cose che devo, e che per tanto tempo ho rimandato con scuse stupide.
Piano piano, passo dopo passo, giorno dopo giorno, respiro dopo respiro.
... e tutto quel che deve avvenire, avverrà!
Con i ritmi giusti, con i tempi giusti.
Tutto. Perchè NIENTE è PER SEMPRE

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