TRE ANNI

Sono stata al funerale di un signore molto anziano, oggi. Oggi che sono tre anni che non ci sei più. Ho acceso una candela per te, ho detto una preghiera. Ti ho ricordato a modo mio, intimamente, e sorridendo di tante cose piccole e quotidiane che mi vengono in mente apparentemente senza motivo, con quella dolce malinconia che hai lasciato andandotene.
Poi ho letto casualmente un post , che - guarda caso- riporta a una conversazione avuta oggi, nel pieno del nero più nero, del voglio-andarmene-non-tornare-più, dell'ennesimo ragionamento sulle mie pene quotidiane.
Una persona che definire intima e profondamente conoscitrice dei miei meandri emotivi, è dir poco, mi ha ricordato di ribaltare la frittata.
Faccio tutto quello che posso, come posso, e impegnandomi al massimo. Umanamente non posso "fare tutto" , supplire alle mancanze di chi mi sta vicino.
 Quindi cambio punto di vista, tanto le cose non posso cambiarle, ma evidenziare il "tutto" che riesco a fare da sola, lo posso fare e soprattutto ME LO DEVO.
Ora, obbiettivamente, per una "depressa e ormonalmente psicolabile", dire una cosa, capirla e metterla in pratica, credendoci sul serio è un passo enorme.
Ma intanto, il caso vuole che qualcuno abbia proprio letto quel post che ci sta a fagiolo, che io abbia fatto tanto anche oggi, ricordando una delle persone che più mi ha insegnato, che più mi ha aiutato, con cui ho combattuto ad armi pari: intelligenza e rispetto.
Oggi Voglio terminarlo così, con questo pensiero.
Frittata girata: faccio molto, moltissimo. Lo faccio bene, benissimo. E anche se capit ach e incappo in qualche scivolone o errore, ricordo a me stessa che sono umana e che per definizione divina gli uomini sono fallibili. Gli uomini. E io sono DONNA! e c'è differenza, molta!

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